Castello Bonoris di Montichiari

“Lo spirito del tempo”.

Ci sono storie tutt’intorno a noi e luoghi che ci parlano di queste storie. 

In questi luoghi, c’è la magia di poter rivivere il passato sentendocelo addosso, poiché siamo immersi in spazi che quel passato l’hanno vissuto in prima persona: ospitandolo, sbirciandolo sottecchi come spettatori silenti, ma più che mai partecipi. 

Ci avvolgono dunque, questi luoghi, in uno spazio-tempo indefinito, in una dimensione sospesa, in cui possiamo dimenticarci per un attimo della nostra epoca e viverne un’altra, più o meno lontana, certamente diversa. In tal modo, ci possiamo stupire, nonostante “tutto scorra”, di quanto rimanga sul fondo della coscienza dell’uomo nei secoli che lo sorpassano e sentiamo… “lo spirito del tempo”.

Mi è capitato di sentirmi così durante una fortuita gita estiva al castello di Montichiari, noto anche come castello Bonoris, nome dell’originario proprietario nonché committente della costruzione stessa del castello. A chi è della Bassa bresciana certamente l’edificio è noto, ma per altri, come la sottoscritta, potrebbe essere una piacevole scoperta. 

Il conte Gaetano Bonoris a fine Ottocento acquista dal Comune monteclarense l’area che nel Medioevo aveva ospitato la rocca difensiva della cittadina, ormai ridotta a rudere, e decide di edificarvi un castello in stile neogotico medievale, ispirandosi al Borgo e alla Rocca Medievali di Torino (costruiti nel 1884 in occasione dell’Esposizione Universale) che a loro volta riproducevano l’architettura tre-quattrocentesca di famosi castelli piemontesi e valdostani, come quelli di Fenis o Issogne. 

Il conte finì per lavorare in prima persona al progetto del castello, che sarebbe diventato la sua dimora, e vi ripose massima cura, poiché il suo intento era appunto quello di rendere concreto il sogno romantico del Medioevo* e di fermare in un luogo, imbrigliandolo in architetture evocative, in speciali affreschi decorativi e in pezzi d’arredamento unici, lo “spirito del tempo”.

Riuscì dunque il conte nella propria impresa? Visitare per credere!

(Davvero godibili anche il giardino all’italiana interno al castello, da cui la vista spazia sulla città di Montichiari, e il parco che fronteggia l’ingresso del maniero!)

*La revisione dell’idea di Medioevo come “secoli bui”- eredità del Rinascimento- comincia nell’Ottocento con i romantici e il nostro immaginario medioevale deriva in buona parte proprio da quel Medioevo romantico che anche Gaetano Bonoris, figlio del suo tempo, apprende e decide di evocare e trasmettere ai posteri attraverso gli spazi della propria abitazione monteclarense.


Dove: Montichiari, Brescia

Quando: Sabato e domenica, visita guidata dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30. Negli altri giorni necessaria la prenotazione chiamando lo 030/9650455 o inviando una email a: info@montichiarimusei.it.

Durata della visita: 45 minuti circa per la visita guidata all’interno

Costo: 6€

Francesca S.

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